(Endymion-George Frederick Watts)
Ci ripenso,
e non posso farne a meno.
Mi nutro di quel ricordo
e mi torturo per il rimorso.
Chiudo gli occhi,
e risento quella tensione
Spenta la luce, quattro i corpi,
ma è solo il tuo che sento.
Lo voglio,
e l’intensità è tale
da non farmi chiudere gli occhi
per paura di ciò che il buio nasconde.
Poi ecco,
il tuo respiro, caldo e dolce
vicino alla mia nuca
così mi giro ed eccoti lì.
Sei tu,
presente e vivo, caldo e bello
così reale da farmi male
ma ora so di essere reale come te.
Ti guardo,
e così come il mio sguardo
è sulle tue labbra
la mia mano è sul tuo petto.
Respiri,
e nient’altro conta
ti tocco la mano
e le tue dita si intrecciano alle mie.
Dormi?
il dubbio mi
distrugge
ma non mi resta più niente
se non questo istante.
Così lo vivo,
respiro il tuo profumo
ascolto il tuo cuore
vivo del tuo respiro.
Poi ti muovi,
il tuo braccio cinge il mio corpo
e il mio cuore si ferma
o forse batte troppo velocemente.
Non posso,
sposto il tuo braccio
e la solitudine mi prende
“Non posso, non ancora.”.
Sei sveglio?
ti giri dall’altra parte
mi avvicino e ti bacio
le labbra bruciano sulla tua schiena.
Guardo,
un segno incandescente
dove le mie labbra
ti hanno sfiorato.
Chiudo gli occhi,
non so se dormo
o se il rimorso mi toglie il sonno
ma sei qui e ti sento.
Mi sveglio,
la mia mano è sul tuo petto
stretta nella tua
ti sento tutto attorno a me.
Dormi?
il dubbio mi distrugge
ma non mi resta più niente
se non questo ricordo.