lunedì 2 giugno 2014

Scherzo

(Primavera A Gòscieradz-Leon Wyczòlkowskii)

Vieni a me come un mattino luminoso
e soffi nella mia vita ogni giorno,
abbastanza perché io senta il tuo profumo
invadere i miei pensieri e la mia anima.

Ma quando apro gli occhi e guardo,
cerco il tuo volto e tu non ci sei.
Io ti sento qui, accanto a me,
ma è solo il più crudele degli scherzi.

3 commenti:

  1. Uno scherzo la cui crudeltà gioca a nascondere quello che prima ti lascia vedere, sfiorare; gioca con la presenza e l'assenza. Ruba alla vista l'immagine reale di chi conosci bene, al punto da invaderti l'anima con l'alito del suo profumo, e che quando apri gli occhi per guardarlo non c'è più, non c'è ancora, non c'è mai...

    Ma l'anima stessa si è ormai scolpita adattando i suoi contorni alle forme troppo note di quell'altra.

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    1. Mi piace che tu dica che l'anima si è scolpita, è un'immagine che rende bene quello che ho "visto" io... Primo perchè l'anima stessa ne è artefice, non è qualcosa che le capita e che non puó evitare. Secondo perchè è proprio scolpita, una parte di essa sarà sempre legata, fatta per quella persona...

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    2. È un'intuizione che si affaccia già in altre poesie: le stesse Lilith e Lamia, la raccolta Elements, Leggendo Paradise Lost, Battito, Vita, Respiro 2...
      ...che quello che diciamo "anima" non sia qualcosa di immutabile, sottomessa al capitare degli eventi, ma abbia la capacità di plasmare ciò di cui è fatta in forme eterne, attingendo alla gioia e al dolore, allo stupore e allo sgomento, alla solitudine e al desiderio di perdersi nell'altro, alla speranza e al terrore.
      Quando invece resta passivamente immobile l'anima è più serena? Forse, ma è come la serenità del marmo intatto, prima che l'artista ne tragga un capolavoro immortale.

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