(Fari Di Una Macchina Attraverso Una Finestra Congelata-Pavel Guzenko)
tiepidi colori sostituiscono
chiaroscuri e linee e volti.
E per quanti attimi vivi
riusciamo a conservare
la perdita è inevitabile e continua.
I colori ci sommergono
con un sottofondo di voci
al lento incedere dell'oblio.
Questo tema, la perdita degli attimi vivi, dei più tanti, mi attanaglia da quando avevo 12 anni.
RispondiEliminaE se ora una risposta ho cominciato a intuire, il dilemma, la domanda diventa ancor più stringente.
Ma mentre spesso l'oblio si associa a buio, vuoto, nebbia...l'avanzare di qualcosa di cupo e ostile, è vero in realtà com'è detto qui che sono i colori stessi e le voci a divenire indistinti e irriconoscibili. Forse perchè resi tali dallo sfolgorio abbagliante e dai suoni del presente. La disputa è tra la forza effimera del presente e il passato affidato alla debole memoria. E noi, nel mezzo, che siamo? Che rimane oggi e ogni volta in noi di quello che eravamo e pensavamo prima?