lunedì 9 settembre 2013

Sfocati

(Fari Di Una Macchina Attraverso Una Finestra Congelata-Pavel Guzenko)

I ricordi sfocano in forme vaghe,
tiepidi colori sostituiscono
chiaroscuri e linee e volti.

E per quanti attimi vivi
riusciamo a conservare
la perdita è inevitabile e continua.

I colori ci sommergono
con un sottofondo di voci
al lento incedere dell'oblio.

1 commento:

  1. Questo tema, la perdita degli attimi vivi, dei più tanti, mi attanaglia da quando avevo 12 anni.
    E se ora una risposta ho cominciato a intuire, il dilemma, la domanda diventa ancor più stringente.

    Ma mentre spesso l'oblio si associa a buio, vuoto, nebbia...l'avanzare di qualcosa di cupo e ostile, è vero in realtà com'è detto qui che sono i colori stessi e le voci a divenire indistinti e irriconoscibili. Forse perchè resi tali dallo sfolgorio abbagliante e dai suoni del presente. La disputa è tra la forza effimera del presente e il passato affidato alla debole memoria. E noi, nel mezzo, che siamo? Che rimane oggi e ogni volta in noi di quello che eravamo e pensavamo prima?

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