(Ovidio Bandito Da Roma-Joseph Mallord William Turner)
Ho sognato templi, dimora di antichi dei,
valli in cui passeggiavo tra i loro desideri perduti.
Io scalza, svestita della mia realtà,
soffocavo immersa nella loro superba, rimpianta gloria.
Ma era solo un sogno, una tiepida trappola,
strade ormai deserte da me abbandonate.
Nella prima parte i verbi ti accompagnano a immergerti in quel mondo strano, piacevole e inquietante, tipico del sogno. Poi più forte del "ma era un sogno" è il "da me abbandonate" che ristabilisce il potere di scelta rispetto all'essere semplicemente in balia di quello che accade.
RispondiEliminaQuindi cosa capisco in questa poesia? Che la realtà pur essendo infinitamente più grande e forte del sogno e dell'immaginazione è meno tiranna: ti dà sempre la libertà di scegliere, che è più difficile ma anche più bello. Talvolta lasciandosi ispirare dai sogni.