Eclissi
(Fairy-Robin Wight)
Vivo una vita fatta di mille pensieri,
mille soli che mi incendiano e bruciano
la carne e il cuore, passando per l'anima.
Stelle di una bellezza infinita, che
rifulgono di grandezza e divinità,
ma mi rendono cieca al mondo e all'umano.
Se la natura umana è anima e corpo, spirito e carne, quando il pensiero ne lacera l’unità allontanandosi dalla vita reale, non c'è bellezza tanto grande da colmare la nostalgia per la perdita dell'umano e del mondo.
RispondiEliminaMa, a sua volta, il predominio della materia è uno strappo terribile dei legami con l'infinito.
In entrambi i casi inevitabilmente perdi qualcosa del tuo bene.
Queste due citazioni degli "angeli" di Wim Wenders, in bilico tra cielo e terra, descrivono bene quest’opposta perdita:
Damiel (Il cielo sopra Berlino):
Sì è magnifico vivere di solo spirito, e giorno dopo giorno testimoniare alla gente, per l'eternità, soltanto ciò che è spirituale. Ma a volte la mia eterna esistenza spirituale mi pesa. E allora non vorrei più fluttuare così, in eterno: vorrei sentire un peso dentro di me, che mi levi questa infinitezza legandomi in qualche modo alla terra, a ogni passo, a ogni colpo di vento. Vorrei poter dire: "ora", "ora", e "ora"...
Cassiel (Così lontano, così vicino):
Perché ci evitano sempre di più, gli uomini?
Perché abbiamo un nemico potente, Raphaela: gli uomini credono al mondo molto più che a noi.
E per potergli credere sempre di più si sono creati un'immagine di ogni cosa. Con le immagini pensano di potersi liberare della loro angoscia, pensano di aver realizzato le loro speranze, appagato i loro piaceri, placato i loro desideri.
Gli uomini non hanno assoggettato la terra: ne sono diventati sudditi.
Non conoscevo questo autore, e devo dire che queste citazioni calzano proprio. In particolare la prima, quel "vorrei sentire un peso dentro di me", è un'immagine che coglie bene il bisogno di sentirsi reali che volevo trasmettere.
RispondiEliminaGrazie di questa nuova scoperta letteraria!
La prima volta leggendo "letteraria" mi è sembrato del tutto normale. Solo in seguito rileggendo mi son detto: ma sono film, è un regista...però che sia voluto o no, visto che non lo conoscevi, mi ha fatto pensare che il cinema a certi livelli diventa letteratura, nel senso più nobile, e come tale lo si cita. E d'altronde la letteratura migliore ti fa immaginare mentre leggi volti, luoghi, voci e suoni in maniera più realistica di quanto non accada in certi film che puzzano di finto in ogni fotogramma.
EliminaE questo aumenta la complessità del rapporto tra realtà e immaginazione, pensiero ed esperienza...