(In Voller Blute-Maximilian Pirner)
L'estate scivola tra noi
come un rivolo d'acqua,
raccolto dai miei capelli,
che lentamente si fa strada.
Goccia dopo goccia scende
sulla nostra pelle,
secondo dopo secondo
si fa tiepida di attesa.
"Come potrei trattenerla in me,
la mia anima, che la tua non sfiori;
come levarla, oltre te, ad altre cose?
Ah, potessi nasconderla in un angolo
perduto nella tenebra, un estraneo
rifugio silenzioso che non seguiti
a vibrare se vibri il tuo profondo.
Ma tutto quello che ci tocca, te
e me, insieme ci prende come un arco
che da due corde un suono solo rende.
Su qual strumento siamo tesi, e quale
violinista ci tiene nella mano?
O dolce canto".
“Canto d’amore”
Rainer Maria Rilke