"Mi si è avvicinata la tua inquieta bellezza
E ho avuto il dono di restare, di esserne amico,
Di viverne il canto, lo sguardo, il calore,
Di accarezzarne i pensieri mischiandoli ai miei."
Come opporsi al divoratore, come ingannare le sue fauci quando la vita stessa ingoia gli istanti a cui ha dato origine? Non resta che voltarsi rassegnati e chiedersi: dov'ero mentre mi era data la possibilità di vivere e l'ho sprecata? O è possibile nell'istante una sincronia tra la vita e il suo significato perpetuo, tra origine e destino, fine e inizio? E mentre le dico anche queste parole stanno per essere inghiottite dalla fretta del tempo.
SINCRONO
RispondiEliminaCome opporsi al divoratore, come ingannare le sue fauci quando la vita stessa ingoia gli istanti a cui ha dato origine?
Non resta che voltarsi rassegnati e chiedersi: dov'ero mentre mi era data la possibilità di vivere e l'ho sprecata?
O è possibile nell'istante una sincronia tra la vita e il suo significato perpetuo, tra origine e destino, fine e inizio?
E mentre le dico anche queste parole stanno per essere inghiottite dalla fretta del tempo.