(Epiphany-Max Ernst)
Guardi il mare
profondo, scuro, in tempesta
e scorgi un punto.
Troppo immobile,
la schiuma si infrange
sul suo dorso.
E aspetti.
Il terrore, la nausea
ti impediscono la fuga
gli occhi fissano,
incapaci di distogliersi.
E poi ecco
la consapevolezza
in un respiro.
Tu sei Paura
rannicchiata in sé stessa
e il fondo del mare
resta indifferente.
Anche se ruvida e struggente la sensazione che lascia è sempre di bellezza.
RispondiEliminaE mi domando: cambieresti quella paura con l'inconsapevolezza di un ignaro scoglio in mezzo al mare freddo? Con l'insensibilità? Io no. Credo di no.
Però la sensazione di quell'indifferenza è davvero atroce. E non c'è rimedio se non accade qualcosa. Qualcuno che possa dirti: tutto quello che c'è, c'è per te. Non è indifferente che tu ci sia.
Ma dirlo è facile, farlo accadere non è in nostro potere.