lunedì 30 marzo 2015

Astarte

(Le Génie Du Mal-Guillaume Geefs)

Sei una bellezza antica
Come il sale marino
Che per primo si posò
Sulle bianche pietre greche

Scorre sotto la tua carne
Una linfa dal gusto dolce
Come il sangue che nutrì
La terra ai piedi degli altari

La tua pelle è bianca luce
Come le ossa cave che 
Risuonavano al richiamo
Della luna con gelidi ululati

I tuoi occhi rubano i miei
Non come quelli di donna
Ma come iridi di demone
Incatenate all'inferno stesso

"With these in troop came Astoreth, 
Astarte, queen of heav'n, with crescent horns;
To whose bright image nightly by the moon
Sidonian virgins paid their vows and songs"
John Milton, Paradise Lost (Libro I, vv.437-441)

"E in quello stesso gruppo  giunse poi Astòreth,
Astarte, regina del cielo con la sua falce lunare,
alla cui splendida immagine notturna
nel suo chiarore le vergini di Sidon offrivano voti e canzoni"
John Milton, Paradiso Perduto (Libro I, vv.437-441)



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