lunedì 26 agosto 2013

Muse

(Mnemosyne-Dante Gabriel Rossetti)

Quindi invochi le mie figlie?
A quale di esse vuoi chiedere aiuto,
soffio creativo per la tua opera?

Come molti invocherai Calliope,
la cui la bella voce ha guidato molti
verso una gloriosa morte?

Oppure chiamerai Erato,
che tanti hanno invocato per cantare
gli ultimi versi d'amore?

Perché non Urania, la celeste,
così che le porte dell'Eliseo 
non siano serrate al tuo arrivo?

Chiama pure chi vuoi, ma è in me 
che esse porranno il tuo nome
e io lo disperderò nella Memoria.



1 commento:

  1. Ah! Il potere sterminato della memoria! Non la nostra...quella immortale.

    Noi cerchiamo ispirazione per creare qualcosa di durevole bellezza, ma la nostra opera è come noi, mortale. Una luce che accende il buio per un attimo e scompare impotente.

    Se la memoria non è il potere di una divinità compiacente, poco vale lo sforzo di chi in questa brevità non si placa.

    RispondiElimina