lunedì 25 giugno 2012

Immobile

(Solitaire-Jacub Schikanader)

La sento nel buio
Appena apro gli occhi la mattina.
La senti nell’aria
Quando respiri la primavera, fuori.
La sente nel calore
Se il sole scivola sulla sua pelle.

Allora chiederò a lui,
Così come ora interrogo te:
Solo io percepisco nel cambiamento
Un’immobilità?
Una parte di me divenuta immobile,
Rimasta cieca, morta.

1 commento:

  1. In parte può anche essere una cosa solo tua perché descrivi (quasi dipingi) un’esperienza e, per quanto universale o in sintonia con altre simili, nessuno la vive proprio come te, è tua irripetibile. Ma riguardo all'immobilità non sei sola: quella sensazione o percezione di paralisi descritta da Joyce in The Dead (eh, eh!!) non è affatto rara. Anche se forse averne coscienza, soffrirne è già una prima mossa che impedisce all'immobilità di farsi inconsapevole paralisi...Secondo me il lato peggiore dell'immobilità è non aspettare più niente...tu attendi ancora?

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